Michele Mascia ha iniziato a scrivere nel 2016 . Nella vita è un educatore Ă¨ laureato in Pedagogia e lavora in contesti scolastici e non. Ha pubblicato il suo primo libro :”Riflessi Condizionati” di Mario Vallone Editore

L’idea di scrivere un libro

Michele ha iniziato a scrivere qualche anno fa per un bisogno personale

“Il titolo del mio libro “Riflessi condizionati” è proprio un riflesso autonomo di bisogno di scrivere qualcosa!”

Da qui ha notato che la cosa gli piaceva e lo faceva stare bene e ha continuato a scrivere

“Ho tenuto le mie poesie nascoste, infatti, in una di queste dico quello che scrivo rimane chiuso in un libro!”

Grazie anche all’ aiuto degli amici che l’ hanno spronato e convinto a inviare, per revisionare ciò che aveva scritto, le sue poesie a  un editore

“Avevo raccolto tutte le poesie scritte dal 2016 fino all’estate 2020. E’ un libro “autobiografico”, poiché segue un ritmo temporale e raccoglie quattro anni di poesie che riguardano delle tematiche personali!”

Il libro di Michele

Michele  ci descrive il suo libro che è diviso in quattro sezioni ognuna corrisponde a un periodo particolare che ha attraversato. PiĂą che scrittore di romanzi il nostro autore emergente è un poeta!

L’ispirazione di Michele

Lo scrittore si è lasciato  trasportare, per scrivere il suo libro di poesie, da ciò che gli è accaduto, descrivendo dei momenti particolari del suo percorso personale

“In una sezione che ho chiamato “Zero” racconto un po’ la mia quarantena!”

Essendo un educatore e ha lavorato a scuola, per questa categoria, spiega Michele, è stato quasi uno stravolgimento, infatti, ha stravolto anche la  sua routine con i ragazzi che seguiva

“Tutto quello che abbiamo fatto non l’abbiamo studiato all’università o meglio non eravamo preparati ad affrontare questa situazione. Soprattutto a scuola che è stato proprio un ripensamento dell’attività educativa!”

Da figura di educatore/ pedagogista Michele, ovviamente, preferisce la didattica in presenza, anche perchè i ragazzi che segue  hanno bisogno di un feedback quasi “fisico”

“Anche solo un sorriso o comunque un intervallo insieme è fondamentale e non si può prescindere da questo il nostro lavoro di educatori!”

In questa sezione “Zero” l’autore parla della quarantena dal suo punto di vista: sia come educatore che come persona

La passione per la scrittura

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“Ho sempre provato a scrivere in prosa. Quand’ero un po’ piĂą piccolo scrivevo solo qualche pagina ma non avevo l’input di andare avanti!”

Il tipo di scrittura adottata da Michele è di tipo “sintetica”, infatti, molte poesie sono brevi e arrivano quasi direttamente al punto. L’autore spiega che la prosa, anche se ci ha provato in passato ad adottarla, non è il suo stile e ha deciso un giorno di trasformare ciò che aveva scritto in prosa in poesia e a provare a giocare con i versi

“Ho notato che la cosa iniziava a piacermi e mi riusciva bene e mi piaceva come suonava, così ho continuato a scrivere!”

Lo scrittore ci dice che è importante che in un libro l’autore/autrice trasmettano qualcosa a lettore ed è quello che ha voluto fare lui con questo suo primo libro

“Il bello della poesia per me è questo : trasmettere un’emozione che non è solo mia ma  che è quasi come uno specchio. Il mio libro  voglio che sia così uno specchio!”

Per l’autore chi legge dovrebbe provare una propria emozione che è correlata al tipo di poesia che sta leggendo .Infatti la poesia, a differenza di un libro che si basa  su un racconto o una storia  da romanzo, è proprio basata sull’emozioni che uno prova in quel determinato momento in cui la legge

“La poesia probabilmente nasce e muore nel momento in cui la scrivi! E ogni volta che la rileggi ti trasmette qualcosa di diverso può anche non piacerti !”

DifficoltĂ  nel pubblicare il libro

Dopo aver mandato  la bozza del suo scritto a tre editori  e ha avuto la risposta solo da due,  uno dei quali ha poi deciso di pubblicarlo ed è stato l’editore Mario che ha creduto nelle sue capacitĂ  e l’ ha aiutato a gettarsi in quest’ambito lavorativo

“Ho mandato la bozza quasi per gioco non credendoci piĂą  di tanto e non pensavo che  le mie poesie potessero piacere a qualcuno di estraneo  dalla cerchia di amici e parenti!”

Ci vuole sempre uno del settore che aiuti   e dia consigli agli scrittori emergenti.

Progetti di Michele

Oltre a questo libro Michele sta lavorando già a un altro scritto e ha iniziato a scrivere altre poesie. Questa volta non ha voluto scrivere un qualcosa di autobiografico, ma ragionare su  delle tematiche specifiche: la solitudine e  l’egocentrismo.

Con il tema della solitudine ha provato a ragionare un po’ sulle varie figure che sono sole al mondo ma che in realtĂ  sono comunque unite  tramite una rete sociale

“Anche il poeta quando scrive ha bisogno della sua solitudine!”

Il tema dell’egocentrismo, invece, è l’idea di Michele di trasmettere a chi legge una sorta di specchio nel quale si possa rispecchiare

“Questo libro probabilmente verrà accompagnato da delle illustrazioni fatte da una mia amica, che è la stessa ragazza che si è occupata del disegno della copertina: Roberta Losito. Stiamo scrivendo praticamente questo libro insieme!”

Rapporto con i social

Michele, come tutti, ha un suo profilo privato sui social e ha deciso di aprire un’altra pagina

“Mi sono reso conto che è come un lavoro, nel senso che star dietro tutto ciò che riguarda i social non è facile!”

Il social piĂą comune è Instagram e lavorare una pagina su  questo social network c’è bisogno di molte cure, partendo dalle foto che uno pubblica fino a interagire con le persone  che si conoscono tramite questo mezzo.

“I post non devono essere mai banali e devono essere soprattutto sintetici perché devono arrivare a lettore in poco tempo. Questa è una cosa che non mi piace molto poiché per me la parola è molto importante e ridurre una poesia in poche parole è complesso!”

Diciamo che soffermarsi sulle cose è un problema  della nostra societĂ  che ormai corre molto piĂą velocemente e ha bisogno di sinteticitĂ , soprattutto per quanto riguarda la lettura.

Autori preferiti

“Da un punto di vista poetico: Cesare Pavese è un autore che mi piace tanto e leggo tante volte, mentre per la prosa ho vari autori come Charles Bukowski e i vari delle letteratura come Haruki Murakami.”

Consiglio per gli autori

“Scrivete  e non pensate  solo a pubblicare, perchĂ© l’essenza della scrittura non sta nella pubblicazione e nel vendere ma sta nel trasmettere  qualcosa. Un’altra cosa fondamentale è che il libro deve trattare di tematiche che parlino di  situazioni vissute!”