Gli archeologi di Pompei hanno recentemente fatto una scoperta epocale, riportando alla luce un tesoro storico nascosto per secoli sotto le ceneri del Vesuvio.

Una sala per banchetti di dimensioni imponenti, 15 metri per 6, ha emergo con affreschi sorprendentemente conservati lungo le sue pareti.

Queste pitture, raffiguranti scene del mito di Troia, hanno portato alla luce una narrazione avvincente dell’antica storia greca.

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Il salone nero

Conosciuta ora come il “Salone Nero“, questa stanza ha preso il nome dal colore delle sue pareti, un nero profondo che potrebbe aver servito a mascherare il fumo delle lucerne a olio che illuminavano i banchetti.

Le pitture che adornano le pareti presentano figure distinte del mito troiano: Paride ed Elena, protagonisti del conflitto che spinse alla guerra, e Apollo che corteggia Cassandra, la sventurata veggente.

Secondo gli studiosi, il salone sembra trasmettere un tema dominante di eroismo, fato e la possibilitĂ  di cambiare il destino umano.

Le scene, non solo destinate a intrattenere gli ospiti durante i banchetti, ma anche a stimolare discussioni su amori proibiti, vendette e maledizioni, offrono un’affascinante finestra sul mondo antico.

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Non solo affreschi nel salone nero di Pompei

Il direttore del parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, spiega che queste rappresentazioni mitologiche non erano solo romantici intrighi, ma riflettevano anche il rapporto complesso tra individui e destino.

Il salone, presumibilmente utilizzato per banchetti serali, sfruttava la luce tremolante delle lucerne per dare l’impressione che le immagini dipinte si animassero, creando un’atmosfera magica e coinvolgente.

Oltre agli affreschi, il Salone Nero è caratterizzato da una magnifica pavimentazione a mosaico, composta da oltre un milione di minuscole tessere bianche. La sala si apre su un cortile con una maestosa scala che conduce al piano superiore della residenza, offrendo un’idea della ricchezza e della grandiositĂ  dell’abitazione.

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Sotto gli archi della scala, ulteriori scoperte attendono di essere esplorate, con disegni a carboncino raffiguranti gladiatori, testimoni silenziosi di un’epoca di passione, intrigo e potere.

La scoperta del Salone Nero non solo arricchisce la nostra comprensione di Pompei e della sua vita quotidiana, ma getta nuova luce sulle complesse dinamiche culturali e sociali dell’antica Roma

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