#losapeviche è l’hashtag creato dai social media student per diffondere cultura del territorio in chiave social.
Gli alunni dell’Istituto Don Milani Dorso di San Giorgio a Cremano delle classi 2 F e 2 I durante il Pon ” Divulghiamo e informiamo″ nell’ambito del progetto “FSE- Potenziamento dell’educazione al patrimonio culturale, artistico, paesaggistico. Tuteliamo e valorizziamo il nostro patrimonio storico culturale” avevano il compito di ideare un progetto che facesse conoscere la loro città al di fuori dei confini del territorio.
Il progetto
I ragazzi si sono trasformati in una vera redazione giornalistica, cercando fonti, notizie e immagini, si sono impegnati tanto disegnando il logo di redazione e l’immagine di copertina, tutto per dare visibilità alla loro città e alle sue bellezze.
Secondo la Professoressa Rossella Capicchiano ,che ha accompagnato i ragazzi in tutto il percorso, ” senza radici non si vola” ecco perchè il modo migliore di raccontare il proprio territorio è partendo dalla strada e dalla sua storia.
L’ospite
Ospite speciale di #losapeviche è stato Giuseppe Improta, professore ,giornalista ed autore il cui ultimo libro si intitola ” Dall’Arso a Troisi” una accurata descrizione della vita dei cittadini sangiorgesi.
Attraverso la toponomastica della città si intrecciano i racconti di chi ha segnato la storia di San Giorgio a Cremano.
L’autore è intervenuto durante un pomeriggio di lezione in Dad e ,rispondendo alle tante domande dei ragazzi , ha svelato segreti e curiosità sulle strade di San Giorgio.
Queste pillole di cultura gli alunni le hanno trasformate in un hashtag #losapeviche in modo da condividerle con il web e diffonderle il più possibile.
Le curiosità
#losapeviche alcune vie sono nominate così perchè alcune persone molto importanti vivevano o avevano delle case di vacanza, ad esempio Bernardo Tanucci uomo di fiducia di Carlo di Borbone e di suo figlio Ferdinando IV
#losapeviche la chiesa più antica di San Giorgio risale al 1315 , la vecchia chiesa di Santa Maria del Principio e si trova nei pressi del cimitero, in cui è contenuta un’antica statua di San Giorgio che sconfigge il drago. Invece la nuova chiesa fu edificata nel 1570
#losapeviche a Via Pagliare abitavano persone che dopo l’eruzione del 1631 furono costretti a costruirsi delle abitazioni di paglia
#losapeviche Viale Formisano ricorda i decapitati fratelli Formisano caduti durante la Repubblica Partenopea del 1799
#losapevieche Via Pittore è chiamata così perché il pittore Luca Giordano aveva la residenza estiva in quella strada.
#losapeviche Largo Arso prende il suo nome dall’eruzione del 1631 che distrusse l’intera zona.
#losapeviche a Via Sandriana c’era un corso d’acqua lungo il quale cresceva la pianta Dracena Sanderiana o Lucky Bamboo, che si dice porti fortuna e benessere.
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#losapeviche in Via Patacca fu ritrovata una moneta greca ma nessuno credeva avesse un valore e fu definita ” una patacca”.
#losapeviche il 9% delle vie di San Giorgio sono dedicate alle donne, di solito religiose ed educatrici.
#losapeviche Via Cavalli di Bronzo prende il nome dagli imponenti cavalli di bronzo che si trovano a Piazza Plebiscito a Napoli, creati nella Fonderia Righetti a San Giorgio, come anche la statua di Carlo III in presenza di Antonio Canova che si congratulò con la fonderia per l’ottimo lavoro.
#losapeviche all’interno della Biblioteca Comunale dove è custodita la mappa del Duca di Noia è presente un’emeroteca, un archivio ricco di fonti giornalistiche.
#losapeviche Sant’Aniello era il Santo più invocato dai sangiorgesi per guarire dalle malattie più gravi e dalle partorienti.
#losapeviche San Giorgio a Cremano ha dato i natali ad illustri personaggi, come Massimo Troisi, Paolo Caiazzo comico, Pasquale Carotenuto calciatore , Enzo Nini musicista, Cesare Caso pittore e molti altri.
#losapeviche il miglio d’oro si chiama cosi’ perchè è ricco di alberi di limoni, arance e mandarini.
#losapeviche a San Giorgio a Cremano ci sono più di 30 ville e solo Villa Tufarelli nasce come masseria.
Parola ai Social Media Student
“Scoprendo tutte le curiosità sulla nostra città abbiamo imparato tanto, ma c’è ancora tanto da svelare. Se gli hashtag vi hanno incuriosito, continuate a seguirci perchè sono in arrivo nuove storie, racconti di persone che descrivono i nostri luoghi e la nostra memoria.”