Oggi ricordiamo John Dewey, il filosofo che ha trasformato per sempre il modo di intendere la scuola.
Credeva che l’educazione non dovesse preparare alla vita, ma essere vita essa stessa: un’esperienza condivisa, capace di far crescere menti libere e consapevoli.
“L’educazione non è preparazione alla vita. È la vita stessa.”
— John Dewey
Un pensiero che oggi torna più attuale che mai, nell’epoca dell’Intelligenza Artificiale nella scuola.
Le Linee guida 2025 del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) affermano che l’IA deve essere antropocentrica, etica e responsabile, capace di sostenere l’apprendimento umano senza sostituirlo.
È la stessa visione che anima SocialStation® e Thinks4®, il modello educativo ideato da ImDea per dare forma concreta all’eredità di Dewey nel XXI secolo.
Nelle SocialStation, la scuola diventa una comunità viva di cooperazione e creatività, dove studenti e docenti imparano insieme, utilizzando la tecnologia come mezzo per ascoltare, riflettere e condividere.
Ogni Totem SocialStation è un punto d’incontro tra mondo digitale e umano:
non si limita a trasmettere conoscenze, ma attiva esperienze.
Con Thinks4, la didattica si articola in quattro fasi — Orienta, Ispira, Elabora, Condividi — che riflettono l’idea di apprendimento continuo e partecipativo teorizzata da Dewey.
Secondo le Linee guida AGID sull’Intelligenza Artificiale 2024-2026, l’innovazione deve essere inclusiva e sostenibile, orientata alla crescita umana.
Ed è proprio questa la missione di SocialStation: fare della tecnologia un alleato educativo, non un sostituto.
Come ricorda l’INDIRE, “la scuola è il luogo dove si sperimenta il futuro, ma sempre nel rispetto del valore umano della conoscenza.”
Un principio condiviso anche dall’UNESCO, che invita gli Stati membri a promuovere un’educazione fondata su etica, libertà e cooperazione.
In questo scenario, SocialStation e Thinks4 si pongono come ponte tra le idee di Dewey e la nuova pedagogia digitale, costruendo ambienti di apprendimento in cui l’IA collabora con l’intelligenza umana.
Perché la scuola del futuro non sarà quella che spiega di più, ma quella che impara meglio a capire.
Dewey lo aveva intuito: educare non significa addestrare, ma vivere insieme.
E oggi, con progetti come SocialStation, quella visione diventa realtà quotidiana.
