Napoli – Alla luce dei dati recentemente diffusi dall’Osservatorio Nazionale Adolescenza, SocialStation presenta un modello educativo innovativo che integra tecnologie cooperative e spazi relazionali, in piena coerenza con le Linee Guida 2025 del Ministero dell’Istruzione e del Merito (https://www.istruzione.it) e con i principi europei per un’IA responsabile.
Le ricerche indicano che sempre più adolescenti preferiscono confidarsi con strumenti digitali invece che con figure adulte. Un trend che non segnala la forza della tecnologia, ma la fragilità degli spazi educativi attuali. Per questo SocialStation – illustrato sul sito ufficiale SocialStation.it (https://www.socialstation.it) – interviene creando ambienti fisici e digitali in cui dialogo, ascolto e cooperazione tornano centrali.

Un modello allineato alle direttive nazionali e internazionali
Il progetto SocialStation rispecchia i criteri indicati dal MIM per un’adozione etica dell’IA a scuola e si inserisce pienamente nelle strategie nazionali delineate da AgID – Agenzia per l’Italia Digitale (https://www.agid.gov.it), che richiedono sistemi trasparenti, sicuri e rispettosi dei minori.
Allo stesso tempo, progettazione e metodologia si ispirano ai modelli di innovazione educativa definiti da INDIRE (https://www.indire.it) e ai principi della UNESCO (https://www.unesco.org) sull’uso responsabile dell’Intelligenza Artificiale nei processi formativi.
Questi riferimenti costituiscono la cornice entro cui SocialStation integra l’IA come supporto cooperativo, senza profilazioni, senza raccolta di dati sensibili e sotto supervisione costante degli adulti.
Perché SocialStation è necessario oggi
Secondo l’Osservatorio, gli adolescenti cercano dall’IA quattro cose che spesso non trovano negli adulti:
ascolto, neutralità, immediatezza e assenza di giudizio.SocialStation risponde a questi bisogni trasformando l’IA da rifugio personale a strumento educativo condiviso.
I totem fisici Thinks4, installati negli spazi scolastici e territoriali, generano ambienti cooperativi in cui studenti, docenti e famiglie possono incontrarsi, costruire progetti, condividere emozioni e lavorare insieme per competenze reali.
Una visione che valorizza comunità e territori
L’azione di SocialStation rispecchia le linee strategiche sull’innovazione territoriale promosse da INDIRE e rafforza la visione delle comunità educanti italiane: ecosistemi aperti, partecipati, capaci di unire scuola, enti locali, associazioni e famiglie.
Il digitale non prende il posto della relazione: la abilita.
Gli adulti non vengono sostituiti: vengono riportati al centro.

«I ragazzi non vogliono meno adulti: vogliono adulti più presenti e più capaci di ascoltare. SocialStation nasce per questo: rimettere al centro la relazione, usando la tecnologia per ricucire ciò che oggi si sta allentando», afferma Domenico Di Frenna, CEO di ImDea.
